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mercoledì 28 dicembre 2016

Bollette e tariffe, stangata in arrivo nel 2017

Sanità, trasporti, assicurazioni: pagheremo di più per tutti i servizi. Ecco gli aumenti previsti

Bonus su ristrutturazioni, famiglia, cultura: gli sconti fiscali dal 2017

Roma, 28 dicembre 2016 - Pedaggi autostradali, bollette di acqua e rifiuti, ma anche luce e gas. E, ancora, tariffe postali, carburanti, assicurazioni e banche. Anche se l’economia italiana rallenta, con un’inflazione che viaggia pericolosamente vicino allo zero, i prezzi di quasi tutti i servizi nel 2017 tenderanno ad aumentare. Non c’è, insomma, solo il canone Rai, destinato a scendere di 10 euro (da 100 a 90). Quei soldi risparmiati resteranno nelle tasche degli italiani per poco tempo, perché se ne andranno per pagare tutti gli aumenti che ci
attendono.

A DIRLO sono il Codacons e l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori (Onf), che hanno messo in fila con due ricerche diverse tutti i rincari del 2017, facendo un calcolo poco rassicurante: la stangata in arrivo potrebbe arrivare quasi a mille euro per famiglia. Per la precisione, 986 euro per il Codacons e 771 per Federconsumatori. Il pezzo fondamentale di questo carico arriverà dalle tariffe applicati ai servizi. Partiamo dai trasporti. Per aerei, treni, taxi, mezzi pubblici e traghetti una famiglia media spenderà tra 60 e 80 euro in più. A questi saranno sommati i costi extra per le autostrade, pari a poco meno di 40 euro.

Dopo che molti incrementi non sono stati riconosciuti nel corso del 2016, i concessionari autostradali hanno già presentato al ministero delle Infrastrutture le loro richieste di aumento. E il fardello potrebbe crescere, visto che in molti casi sono stati presentati ricorsi per recuperare gli incrementi sospesi nel 2016. Sempre nell’ambito dei trasporti, torneranno a crescere anche le assicurazioni auto: la media in programma è, a seconda delle stime, compresa tra 10 e 20 euro.

ANCORA, ci sono i servizi bancari, che ci costeranno 27 euro in più, secondo Federconsumatori, e i servizi postali, per i quali dovremo versare un altro obolo extra di circa 10 euro.

E sono proprio questi i dati più preoccupanti, per il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti: «Visto che si profila un aumento del petrolio, purtroppo è naturale che aumentino le bollette. La cosa preoccupante è che aumenteranno in maniera non giustificata le tariffe per i servizi, i costi delle assicurazioni e i costi bancari. In un momento nel quale ogni rincaro produce una forte contrazione del potere d’acquisto, questo non può avvenire». Gli aumenti più forti, comunque, arriveranno nei prossimi anni. «Per adesso si tratta ancora di rincari ridotti. Dobbiamo pensare al problema della disoccupazione, soprattutto giovanile, prima che i prezzi ricomincino a crescere in maniera più sostenuta».

E AL CONTO mancano anche le bollette. Perché nel calderone dei rincari finiranno certamente quelli del settore energetico, a causa della crescita del prezzo del petrolio. Il conto per luce e gas dovrebbe lievitare tra 30 e 50 euro, mentre quello per il carburante di 175. Per le tariffe di rifiuti e acqua pagheremo 55 euro in più. Mentre per scuole, mense, libri e istruzione in generale la spesa media di un nucleo familiare salirà di 100 euro. Leggeri incrementi anche per curarsi: circa 40 euro in più.

Infine, bisogna considerare che i prezzi al dettaglio, dopo un 2016 di fiacca, sono destinati a ripartire, a causa del prezzo del petrolio. E che, allo stesso tempo, ci sarà un deprezzamento ulteriore dell’euro. Solo dalla crescita dei prezzi a listino, allora, arriverà un carico che, per il Codacons, è di 302 euro a famiglia. A questi andranno aggiunti i 150-200 euro che pagheremo per gli alimentari. Insomma, ci resta solo una magra consolazione: costerà meno il canone Rai, che scenderà da 100 a 90 euro.

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